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in tre edizioni l'articolo e stato visitato da 31120 persone

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Un bel ricordo per tutti quelli che come me

hanno conosciuto quel periodo che rimarrà indelebile nelle nostre menti.

Terza Edizione dedicata

ai tantissimi giovani che

non erano ancora nati

 

Nevicata 2 febbraio 1956

 in tre edizioni l'articolo e stato visitato da 31120 persone

di MelPas

Macomer, 2 Febbraio 1956

Macomer, 2 Febbraio 2023

 

Ricordo come fosse oggi la grande nevicata del 2 febbraio del 1956. Iniziò a nevicare alle 22,10 del 1° febbraio, un bellissimo manto bianco, le vie del paese sembravano illuminate a giorno tanto era il bagliore. Al nostro risveglio ci affacciamo alle finestre, lo spettacolo era meraviglioso, Giocammo per pochissimo tempo perché la neve continuava a scendere copiosa.

Le temperature erano rigide, le bufere non davano tregua, ormai non si poteva più uscire a giocare, la corsa ai piccoli negozi per prendere quelle poche cose che in casa non si potevano fare. Erano tempi diversi, tantissime famiglie facevano il pane in casa, non c’erano frigoriferi e freezer ma non mancavano di certo le provviste perché allora, si potevano allevare maiali galline nel cortile di casa.

Nel vicinato erano tutti pastori quindi le provviste erano abbondanti, anche la legna non mancava, perché in primavera si andava con i carri a buoi al monte di San Antonio per la provvista di tutto l’anno, naturalmente con l’autorizzazione del comune, allora non c’erano motoseghe ma scure e “serrone”, una lama lunga circa tre metri con due manici alle estremità, era faticoso ma inevitabile se si voleva provvedere al riscaldamento invernale.

Dopo tre giorni di neve intensa, mancò la luce elettrica, il gelo ghiaccio le fontanelle pubbliche, non tutti avevano l’acqua in casa, ma anche chi aveva l’allaccio rimase senza a causa dei tubi congelati.

Si iniziò a prendere la neve pulita davanti alle proprie case e a squagliarla nel camino. Una volta raffreddata veniva versata nelle brocche di terracotta. I caminetti rimanevano accesi 24 ore su 24. Sotto una tettoia, nel cortile di mio nonno Meloni si ammazzavano i maiali, l’inverno era freddo e lungo e non dovevano mancare le provviste, anche il vino non mancava, la sera tutti gli amici di mio padre venivano nella nostra cantina, si beveva tanto per il freddo, La luce si recuperava con le lampade a petrolio Le scuole rimasero chiuse un mese perché la neve scese copiosa per tutto il mese di Febbraio.

Per Pasqua avevamo ancora la neve anche se non nevicava più. E’ stata la nevicata del secolo come dicevano i giornali

Un bel ricordo per tutti quelli che come me hanno conosciuto quel periodo che rimarrà indelebile nelle nostre menti.

www.lantagonistamacomer.it di Pasquale Meloni

 

DOPO DUE ANNI DI PANDEMIA MACOMER RISORGE di MelPas

DOPO DUE ANNI DI PANDEMIA     MACOMER RISORGE di MelPas - lantagonistamacomer

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DOPO DUE ANNI DI PANDEMIA

 

MACOMER RISORGE

 

di MelPas

 

Macomer, 14 e 15 Maggio 2022

 

Dopo due anni di pandemia,  la mostra Regionale delle razze ovicaprine, ha ufficialmente sancito il ritorno  alla consuetudine.  Auspicabile che sia il primo di una lunga serie di eventi,   preludio di una normalità a lungo agognata.

Due giorni di intenso lavoro conclusosi nella giornata odierna.

 

Da sempre volano dell’economia del Marghine, anche quest’anno ha visto la partecipazione dei migliori allevamenti iscritti al libro genealogico.

La manifestazione, inaugurata nella mattinata del 14, con la benedizione del sacerdote Andrea Rossi, dal  sindaco, Antonio Onorato Succu, e dal Vice Sindaco Rossana Ledda, coadiuvati, nel taglio del nastro, dai tantissimi allievi della scuola elementare, successivamente dall’intera scolaresca.  Un momento di grande gioia e spensieratezza, in modo particolare per i piccoli partecipanti.

La rassegna è stata resa possibile anche grazie all’Associazione regionale e interprovinciale Allevatori e come di rito è stata ospitata nell’area fieristica del Monte di Sant’Antonio.

 

Il sindaco Antonio Onorato Succu ha ringraziato la Regione che, anche quest’anno,  ha contribuito con un finanziamento. Non di meno, ha evidenziato come  due anni di covid abbiano  messo in ginocchio, tutto il comparto agro alimentare.

 

Anche quest’anno, l’evento è stato affiancato dalla mostra agroalimentare e di filiera con l’organizzazione della fiera regionale dedicata al formaggio, alla quale sono stati collegati numerosi eventi collaterali con convegni a tema, fattorie didattiche, corsi di sensibilizzazione al gusto e manifestazioni culturali.

A questo proposito Rossana Ledda, Vice Sindaco del nostro comune, ha sottolineato l’importanza della presenza dei giovani e delle scuole ritenendo, questi ultimi, un importante segnale per il futuro.

 

Molte le attenzioni rivolte ai più piccoli, dal pulmino gratuito per il “giro turistico” alla giostrina artigianale con gran finale a dorso di numerosi pony.

 

La manifestazione vuole comunque essere un contributo dell'Amministrazione Comunale di Macomer alla promozione di un comparto in difficoltà che va comunque sostenuto e portato all’attenzione di tutti i cittadini.

www.lantagonistamacomer.it 

SI E’ RINNOVATO IL RITO DE S’ISCRAVAMENTU di MelPas

SI E’ RINNOVATO IL RITO DE S’ISCRAVAMENTU di MelPas - lantagonistamacomer

DOPO DUE ANNI DI PANDEMIA

 

NELLA CHIESA DI SAN PANTALEO

 

SI E’ RINNOVATO IL RITO DE S’ISCRAVAMENTU

 

di MelPas

 

Macomer, 15 Aprile 2022

 Il venerdì santo rappresenta il momento del silenzio e della preghiera prima della Pasqua.

 Croci velate, luci spente, campane ferme, eucarestia sospesa per ricordare il sacrificio del Cristo morto in croce, atto supremo d’amore per salvare l’umanità dal peccato.

 Anche nella nostra cittadina, osservanti della tradizione cristiana, nella splendida chiesa di San Pantaleo, (chiesa del 1580) si è celebrato il rito de s’Iscravamentu, la rappresentazione della deposizione del Cristo dalla Croce, affidata alle confraternite che curano le tradizioni della Settimana Santa.

Chiesa gremita come da immemorabile tempo e, grazie alla clemenza delle condizioni metereologiche,  a differenza degli anni passati, si è potuto dare luogo alla tradizionale processione che come da tradizione, si è svolta in parte per le vie del centro cittadino alla luce delle candele, accompagnata dagli splendi canti del coro Melchiorre Murenu.

Anche quest’anno sono mancate le “matraculas” antichi strumenti che avevano la funzione di sostituire le campane mute in segno di luto.

La giornata di domani è invece dedicata alla vestizione dei simulacri della Madonna e del Cristo Risorto. Entrambi i simulacri saranno scoperti al momento della cerimonia de S'Incontru, che si celebra nella giornata di Pasqua a rievocare il primo incontro di Cristo Risorto con la Madonna.

Con l’augurio che il rinnovarsi delle tradizioni, sia auspicio di pace e serenità  per tutto il mondo, e segni la fine di tutte le guerre.

 Serena  Pasqua a tutti.

www.lantagonistamacomer.it

 

 

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Chiesa S.Pantaleo

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Veneretta di Macomer 3000 ac. circa

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Bellezze di Macomer,eguagliabili alle bellezze dell'antico Egitto

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6 bétili del complesso di Tamuli. Macomer

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Tramonto a Bosa foto L'Antagonista Macomer

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